Kiko, la tua guida turistica

Pietre, pellame, ceramiche e dolci di Minorca? Kiko e i mestieri

Ho preparato la macchina fotografica. Oggi andrò al Centro Artigianale di Minorca. E’ molto vicino a Son Bou, a Mercadal, e potrò approfondire la conoscenza dei molti mestieri che si fanno nell’isola. Sapevi che qui c’è una grande tradizione di prodotti artigianali?

E’ una bella giornata per passeggiare dal centro del paese fino al complesso fieristico. Lungo la camminata vedo il Monte Toro; vi ricordate dell’escursione che ho fatto per vedere dall’alto tutta l’isola? E’ stato divertente. Oggi vado a scoprire l’artigianato tipico, lavori che si fanno ancora a mano. Richiedono molto tempo ma, alla fine, si ottengono dei pezzi unici. 

nullAl primo piano del Centro Artigianale c’è una grande sala con molta luce. Vedo sedie appese al soffitto, ceste, scarpe, cappelli,.... perfino del vasellame di argilla.

Piedi di legno

In una visita al mercato di Alayor, Cuqui ed io ci siamo comperati dei sandali in pelle. Come sai, i sandali una volta venivano calzati dai contadini di Minorca ma, da qualche anno, sono diventati di moda e vengono abitualmente usati dalle persone durante l’estate. Sono in pelle, comodi e anche belli.

Qui ci raccontano come si facevano le calzature in modo artigianale. Ci sono delle forme di legno dove veniva appoggiato il cuoio per prendere le misure necessarie che poi veniva incollato , cucito e tinto ….. Si necessitava di una intera giornata per fare un paio di scarpe!

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Minorca, ha avuto, e ancora ci sono, degli ottimi calzolai e le calzature dell’isola sono molto apprezzate in tutta Spagna per la loro qualità. La fabbrica di Ria Menorca, che è una delle imprese associate alla Royal Family Reward, presenta ogni anno modelli innovativi di sandali.

Reti di argento e oro

Guarda! Qui c’è un portamonete di argento. Si può dire che queste borse, fatte in maglia di metallo, furono l’inizio della gioielleria artigianale Minorchina. Erano delle vere opere d’arte, piccole borsettine fatta a mano, in oro e argento tessuti a rete. Furono di moda per più di 100 anni. Le portavano le signore di tutta Europa, nascoste tra le gonne e la usavano come portacipria.

Fango e fuoco

Non c’è nulla di più bello che modellare un pezzo di argilla con le mani aiutandoti con un po’ di acqua per rendere l’impasto più maneggevole e potergli dare una forma. Poi lo metti in forno e ottieni della ceramica che potrai usare per decorare casa tua. A Minorca si producono dei vasi in ceramica dove i marinai mantengono l’acqua fresca o dei recipienti dove conservare il formaggio e mantenerlo al fresco.

nullAnticamente si prelevava l’argilla nel terreno ad una certa profondità, poi si eliminavano le impurità perchè rimanesse un terriccio fine per poter facilmente modellare la figura prescelta. Erano necessari tra i sette e i dieci giorni per compiere tutto il processo di produzione fino ad avere un pezzo di ceramica finita e dipinta.

Hai mai navigato su un llaüt?

E’ l’imbarcazione tipica di Minorca. E’ fatta in legno da falegnami specializzati che chiamiamo”carpinteros de ribera”. Usano legno di pino, olivastri e querce. Scelgono gli alberi cresciuti vicino al mare e che sono stati curvati dal vento che, come sai, qui soffia con forza.

Una volta costruita la barca si riunivano per portarla al mare e si faceva una grande festa. Era un giorno importante perché per fare la barca ci avevano impiegato un anno di lavoro artigianale. 

null​Oggi giorno la maggior parte delle barche sono in fibra e i “carpinteros de ribera” si dedicano soprattutto a riparare le imbarcazioni di legno. Ancora oggi però si costruiscono diversi “llaut” che sono molto richiesti.

Rompendo la pietra nei cantieri

E poi, lavorano con queste grandi pietre per costruire delle colonne, scalinate e cornicioni. A Minorca il materiale più usato è il “mares”, una pietra biancastra e porosa, meno dura del marmo e più facile da lavorare.

Oggi gli edifici si fanno con il cemento, mattoni e ferro ma una volta le case si facevano in mares, con pareti spesse che le isolavano dalle temperature eterne. Sono certo che hai già visto case di questo tipo sull’isola. 

nullUna sedia azzurra

Con la seduta di sparto. Sicuro che le hai già viste in varie occasioni; ma lo sapevi che gli artigiani fanno delle piccole trecce con l’erba di sparto e le annodano con un filo per fare dei cesti, dei tappeti o delle panche?

E’ estremamente laborioso e si usano solamente le mani, aghi speciali e filo. Oggi queste cose vengono fatte con materiale plastico, ma questi sono più ecologici e durevoli

nullGiochiamo?

Nel Centro mi invitano a scoprire i misteri dell’artigianato Minorchino. E’ un gioco molto divertente. Devi entrare in tutti gli stand e capire qual è l’attrezzo che viene utilizzato da tutti gli artigiani. Ce né solo uno. Sai qual è? Dovrai andare a visitare il Centro e starci un po’ di tempo. E’ facile! Ma non te lo dico così anche tu potrai partecipare a questo gioco.

Un dolcetto? Si lo voglio!

¡Hey! Sto vedendo delle caramelle appese al soffitto. Formano un velo colorato. Certamente! Se parliamo di artigianato a Minorca non possono mancare i dolci: ensaimadas, crespells, pastissets,... Ho l’acquolina in bocca se penso a questi manicaretti! 

null​Poco tempo fa sono stato nella Pasticceria Can Pons. Mi hanno invitato per fare una ensaimada con loro e mi ihanno insegnato alcuni trucchi perchè restino morbide e squisite. Anche questa è una impresa associata alla Family Rewards ed è molto vicina da qui.

Penso che andrò in un negozio del Centro Artigianale per comprare un puzzle di legno da regalare ai miei amici del Club Kikoland. Conoscevi queste attività artigianali? Qui ne potrai vedere delle altre molto interessanti. Sai quanto hanno sofferto l’arrivo delle nuove tecnologie? Oggi molti lavori si fanno usando macchinari, ma c’è chi ancora è felice lavorando con le proprie mani. 

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​DATI DI BASE:

  • Da Son Bou a Es Mercadal ci sono 15 kms. Arrivati sulla strada principale vai in direzione di Ciutadella.

  • E’ previsto un servizio di trasporto pubblico da Son Bou a Alaior e da lì a Mercadal. Per non dipendere eccessivamente dagli orari dei bus ti consigliamo di recarti al Centro in auto.

  • Il Centro Artigianale è all’interno del complesso fieristico. Occorre attraversare il sottopasso che incrocia la statale. E’ segnalato bene.

  • Nei mesi di marzo e aprile apre da martedì a sabato dalle ore 10 alle 14,00. Dal mese di maggio fino a ottobre si può visitare il Centro da martedì a venerdì dalle ore 10,00 alle 15,00. Da novembre a febbraio è chiuso.

  • L’entrata è gratuita.

  • Prevede acccessi facilitati per le carrozzine e per le persone con difficoltà di deambulazione. 

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